martedì, giugno 28, 2005

onirici deliri

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Ho creduto di viaggiare in questi giorni, ho fatto avanti e indietro, come un singhiozzo di sogni e realtà. Ho la malsana abitudine di prender dimora in quello strano spazio li…. quello liquido e sfumato tra la veglia e il sonno. Quel luogo in cui non si cresce, quello in cui i sorrisi negati altrove con un po di fortuna e del buon bourbon diventano abbracci da sciogliere nel pianto. Seduta accanto a me nel treno che viaggiava veloce c’era una suora che mandava sms polifonici a Dio che ovviamente non ha risposto perché come al solito (così dice lui) non aveva credito. Poi c’era un tizio rubizzo dall’accento Caucasico senza una scarpa tale Nikita Krusciov, cercava un mocassino perché a suo dire ogni volta che doveva parlare in pubblico ne perdeva una. Poi contavo le pecore dal finestrino cercando di agguantare uno scampolo di veglia, o almeno quel ricordo di sorriso che qua e la si affaccia e scompare come i sogni al mattino, niente da fare. La suora raccomandava a tutti di usare il profilattico, di andar piano in autostrada e di non seguire i saturi grassi in discoteca al sabato sera, poi mentre sgrana un rosario tira fuori un etilometro e ci soffia dentro mezzo litro di Gin sotto forma di respiro. Il controllore dalla faccia al contrario mi timbra il biglietto e mi fa notare che non è vidimato, ma visto che siamo in un carro bestiame mi grazia dalla sanzione pecuniaria e mi obbliga a cantare “E lucean le stelle” con accento Bretone. Mi ricordo di quella volta in cui fui multato perché camminavo ad un metro da terra dopo aver visto le sue labbra dire “ti amo” e la sua voce suonare “I love you Porgy”. Le fermate si accavallano come certi ricordi accantonati più per paura che per pigrizia, Collodi, Mompracem,Fantasilandia, Il paese dei balocchi dove sale un asino dalla risata greve e nervosa, ma provvisto di abbonamento. Scendo a Capalbio Scalo non prima di aver dato il mio numero alla suora 328.3869253. Con la schiena ed il respiro sulla sabbia che lascio correre nel pugno come una clessidra, Guardo in alto oltre gli ombrelloni che galleggiano sulla spiaggia e vedo un piccolo aereo con uno striscione che recita “chi dorme non piglia pesci, a meno che non ci si addormenti con una canna da pesca in mano. Mobilificio Pedrazzi” dormo. Dormo ancora e sogno un bellissimo bambino sdraiato sulla mia pancia che dorme beato mentre io glia accarezzo la morbida peluria che ha sulla testa e lo bacio piano per non svegliarlo , mi accorgo così che il tempo ha vinto, anche stavolta……

Arriva un sms. E' la suora ..“sveglia…”

giovedì, giugno 23, 2005

Icaro ha i bargigli...

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..i polli, quando nessuno li guarda... volano...

mercoledì, giugno 22, 2005

Oltre...

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"Devo avvisarti, somiglio a Primo Carnera, ma sono bello dentro. se vuoi ti mostro una lastra..."

lunedì, giugno 20, 2005

Mr. Gutemberg

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Raccolgo l’ennesima catena passatami con eleganza e discrezione dallo stesso Edgar Allan Poe con la richiesta in cambio di procurare dell’assenzio per il battesimo di sua figlia. Raccolgo e rilancio
1)Libri che possiedo nella mia biblioteca, e genere:
Sono un lettore accanito,siamo sull’ordine dei tre forse quattro libri, compreso il "Manuale delle giovani marmotte 1972" rubato a casa di Francesco Aliprandi alla festa del suo compleanno, dove tra le altre cose, mi spiegavano come ricavare dell’acqua potabile dal corpo di mia suocera e costruire un ponte sospeso tra due condomini pericolanti. I generi sono i più disparati mi definirei un lettore onnivoro, nonché obeso. Amo in modo particolare letture colte e ricche come “Fatevi il vostro giardino e non mia moglie” ed un appetitoso seguito che è “Fatevi mia moglie purchè qualcuno si occupi del giardino” ed. L’edera 6 € . Da ragazzo sono cresciuto con Emilio Salgari e devo dire che di persona non è niente di che, ci rovinava puntualmente feste e rinfreschi dicendo che aveva passato le vacanze in Malesia e terminando tutte le pizzette.
2) Ultimo libro che ho comprato:
L’Anagogia” di Ernesto Calamuro un testo brillante e godibile dove si cerca di dimostrare che il mandarino ha una sua vita sessuale, ma siccome ha la buccia non si vede.L’autore inoltre ci svela il segreto per elevarsi al sublime, o comunque come mettersi le dita nel naso al Rotary e farlo passare per un gioco di prestigio. Un capitolo interessante è “come riflettere serenamente in presenza di un terrosista” con un piccolo prontuario di frasi preconfezionate per cercare di non saltare in aria fingendosi un integralista islamico o almeno un tappeto .
3) Libro(libri) che sto leggendo ora:
Paolo GnaghiEtica e giaculatorie nella società convessa” edizioni Coma 12 €. Un testo leggero e scorrevole come le istruzioni dello Shuttle in Braille. Affrronta il tema della politica e dei diritti umani attraverso l’analisi della lunga battaglia per il diritto di voto ai chiodi di garofano ed alle nespole. Una splendida prefazione di Nelson Mandela pone duramente l’accento sulla lotta per i diritti civili e i suoi problemi di prostata. Sul comodino ho anche un romanzo di Francesco Paolo Martinghelli dal titolo “Il Codice de Michelis” straordinaria saga medievale, dove si narra la scoperta del codice fiscale in un convento di francescani durante il dominio dei Mongoli in Abbruzzo.
4) Tre libri che consiglio ad altri blogger, e perché:
Norman SchweitzSelezionare Vombati ariani senza rischiare il processo di Norimberga” un libro per non dimenticare e per ricordare che ieri era il vostro anniversario. Roberto SalimbeniOssimori & Acrostici sesquipedali” Testo godibile per chi ama conversazioni ricche di non- sense e i silenzi imbarazzanti in ascensore. Salvatore CirinnàI delitti dell’arancino” L’autore cult di quest’anno 15 milioni di copie vendute, un racconto pieno di suggestioni e di mistero nella sicilia degli anni ottanta, tra aeroplani che spariscono, giudici che esplodono, e segretari con gobba ed orecchie a sventola che vengono assolti, il Commissario Marzapane in un paesino della Sicilia, lotta con la burocrazia e la mafia a colpi di legalità e Sarde ripiene. In un finale a sorpresa che non vi svelo per non rovinare la suspence, viene sospeso dall’incarico ed ucciso in un agguato da due mazzancolle armate. Da non perdere.
5) Cinque bloggers a cui passo il testimone:
Alpan, Proust, Prost, Gianni&gianni,Baricco, Tinapika

giovedì, giugno 16, 2005

Il ragazzo venuto dal Brasile

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In queste ultime settimane di pacati e sereni confronti “ideoteologici”, gironzolando nell’etere e di tanto in tanto anche nella vita reale (alla quale mi affaccio sempre meno visti i risultati..), mi sono beccato via via del : fascista, assassino, nazista, stalinista, veterobolscevico, ottuso, deficiente, cieco, disinformato, fazioso, mengeliano, fautore della razza ariana, relativista etico, cubista, onanista, cabarettista, gay, deforme, oscurantista, figlio di satana, figlio di mignotta, ritardato, ritrdatario, obeso, fanatico, mostro, frankenstein, ed infine pure un po stronzo. Ne prendo atto e mi faccio girare le palle. Ma ricevo anche una telefonata dopo cena, mentre tento un esperimento con degli ovuli e un dado knorr che avevo in frigo, una rana e l’amministratore del condominio. Era un certo Willhelm Holtz III che mi chiedeva di firmare una petizione per la liberazione immediata di Erik Priebke o che almeno gli fosse permesso di gasare dei criceti durante la permanenza in carcere, ovviamente accetto e rilancio con una subitanea proposta che prevede una “soluzione finale” per tutti quelli che hanno la erre moscia ed almeno un cugino di secondo grado in vita o in alternativa fucilazioni di massa durante il carnevale a chiunque si vesta da zorro. Ma la sorpresa più grande è stata scoprire che sono in realtà uno dei 7 ragazzi venuti dal brasile, (quello venuto peggio visto che ho avuto la tessera del p.c.i. per dieci anni), e che altro non sono che un clone vivente del fu Adolf Hitler. Questo spiega alcune cosucce, tra cui un mio tentativo a 10 anni di invadere da solo la polonia, quella divisa delle SS nel mio armadio e una malsana attrazione per le docce. E capisco anche perché nacqui già con dei meravigliosi baffetti ariani, (in proposito vi consiglieri la lettura di un caposaldo “Perché i dittatori hanno i baffetti ” sottotitolo Non chiedetemi di Mussolini parlavo di dittatori veri...” su di lui invece troverete ampia documentazione su “Perché i Buffoni hanno l’alopecia e parlano dal balcone” Edizioni tristi 1€.) e incidessi di continuo sui banchi il nome Eva con un lanciafiamme. Ma Oggi, dopo aver preso coscienza del mio essere mostro ed un brevetto di volo per pilotare gli stukas; per non deludere nessuno stilo una accurata lista di cose da fare, (un mio Pesonalissimo Mein Kampf) per rendere se possibile ancora più palese la mia natura di folle e crudele sanguinario e per dimostrarvi che…. l’ho presa bene…

1- Adottare un bambino a distanza e rivenderlo immediatamente ai cileni per il traffico degli organi.

2- Adottare un bambino e dirgli che non sono il padre, così tanto per vedere che faccia fa.

3- Adottare un bambino Cambogiano e portarlo a vivere allo Zen di Palermo.

4- Produrre il “piccolo Genetista” (Mattel) in una scatola con comode istruzioni, potrete clonare una pecora e al più presto Hitler o Goebbels grazie al kit “Mengele Generator 7.0”

5- Creare in laboratorio dei “coccodrilli da borsa” già provvisti di maniglie.

6- Manipolare il codice genetico degli astensionisti obbligandoli a votare anche se non vogliono, ma soprattutto anche se non ci sono le elezioni..

7- Frequentare gli asili nido della basilicata e molestare tutti i bambini con la “lotta all’analfabetismo”.


8- Guarnire delle quaglie senza anestesia.

9- Manipolare il codice genetico umano facendo diventare cieco chi non si masturba.

10-Attraverso incroci genetici creare una razza superiore di postini ariani (la posta continuerà ad arrivare in ritardo, ma avranno tutti gli occhi azzurri)

11- Obbligare i presidi di tutte le scuole a mettre il Burka durante i consigli di istituto.

12- Varare una legge che obbliga l’impianto degli ovuli nei Sardi nelle Barbie e nei Cavalli di Pretswalsky.

13- Obbligare all’uso dei preservativi chiunque sia alto più di 48 cm.

14- Riattaccare tutti i siamesi mentre dormono.

15- Invadere il Lussemburgo con dei Polli ipnotizzati e convinti di essere la Luftwaffe.

16- Mettere del gas nervino nei flaconi per l’aerosol.

17- Lucrare senza ritegno sulle staminali mettendo in commercio “L’Ovocita di Pasqua” con annessa sorpresa.

18- Deportare in Lucania i rappresentanti di ventose e i dislessici.

19- Bombardare Molfetta con dei tordi imbottiti di tritolo.

Follemente vostro

Il Fuhrer

lunedì, giugno 13, 2005

La maggioranza muta

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Essere senza parole è brutto di per sé. Significa non avere argomenti, non saper cosa dire o forse nel peggiore dei casi non aver nulla da dire. Appartenere a qualcosa o a qualcuno invece credo sia una cosa bellissima, significa essere a casa, riconoscersi, avere un sentire comune. Essere vivi, essere uomini.

Ha vinto il silenzio, ha vinto chi non ha voce, chi non ha idee, chi è andato al mare, chi è rimasto a casa, chi non ha avuto il coraggio delle proprie azioni, i bigotti, i moralisti, i benpensanti, quelli che decidono per gli altri, i corvi, i mediocri, quelli che si riempiono la bocca con parole di cui non sono all’altezza, quelli che quando usano la parola democrazia balbettano, quelli che la parola libertà gli si incaglia tra i denti, quelli che demandano ad altri, quelli che non sanno, quelli che non vogliono sapere, quelli che dopo parleranno lo stesso, quelli che forse…, quelli che a mezz’ora dalla chiusura del seggio non sanno ancora cosa votare, quelli senza coscienza, quelli che “la politica fa schifo”, quelli che “che palle cò sti refrendum”, quelli che “ma la gente che ne sa di certe cose”, quelli che pensare costa fatica, quelli che “l’embrione è vita” e poi sono per la pena di morte, quelli che “la costituzione lo permette” e la costituzione la fanno a pezzi ogni giorno, quelli che non ascoltano, gli stolti, i qualunquisti, quelli che “tanto son tutti uguali”, quelli che se ne fregano, quelli che i quesiti non li hanno nemmeno letti, quelli che li hanno letti e non li hanno capiti, quelli che hanno fatto finta di non capirli, quelli con la mano davanti agli occhi e quelli con la mano davanti alla bocca. Tutti, tutti loro hanno vinto. Hanno vinto nel silenzio delle case, sotto gli ombrelloni, davanti alla tv, in un bar, in un letto. In silenzio senza parole, senza coscienza civile, morale, politica.Perchè chi non da voce alle proprie idee non ha coscienza, chi non ha coscienza non esiste. Hanno vinto così. Hanno vinto, ed io mi vergogno di vivere in questo paese insieme a loro. Mi fanno schifo.

“…mamma posso fare il bagno?” “no amore che hai mangiato il timballo, il panino col tonno, i pomodori col riso, le polpette col sugo i cannelloni e la crostata con la ricotta il maxibon e poi lo vedi che hai tutte le labbra viola?” “…oh, ma lo hai visto valentino rossi? Li ha sverniciati tutti..” “..certo che la Ferrari quest’anno… ma la Roma chi compra?…” “…Jessicaa!! vieni che ti metto la crema, sei tutta rossa come nà mazzancolla…” “…No a papà il castello di sabbia dopo, che adesso devo dormire, me so fatto tutta la fettuccia de Terracina col pattino io…” “…papà che vuol dire coscienza civile?...” “tesoro è un po difficile da spiegare, o voi er gelato?” “..e libertà ?..” “ma così su du piedi adesso…nun voi giocà col Game Boy?.... “ ..e democrazia?” “vabbè và, famo sto castello de sabbia…”

Buona domenica.

venerdì, giugno 10, 2005

Direzione obbligata

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...non riesco ad andare dove voglio.
che mi abbiano montato le protesi al contrario?....

mercoledì, giugno 08, 2005

Il Raggio "Z" del Dott. Quatermass Parte II

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La città viene evacuata e la filodiffusione passa ” Enola Gay” tanto per non mettere in allarme nessuno. Lo sceriffo Quinlan raduna i suoi concittadini all’interno del cinema Luxor, li informa della tragedia incombente e che non sono esseri reali ma bensì personaggi di un B-movie, toccante la sequenza in cui il Dott. Wells capisce la sua vera natura e guardando in camera esclama “E’ triste non essere niente, ed è ancora peggio non essere il protagonista, ma almeno so che non morirò con quei condilomi e soprattutto non devo ridare quei 10.000 dollari a Sante Sollozzo”. Qui ho previsto scene di isteria di massa dove uomini donne e bambini corrono fuori dal cinema in tutte le direzioni, si susseguono gravidanze isteriche e atti di vandalismo agghiaccianti dove in una scena clou che mi porterà all’oscar per gli effetti speciali, il prete del villaggio, Padre Ed Wood, riga con una chiave la Prinz usata del sindaco Lee e poi colto dai dai rimorsi ingoia un rosario. Avevo anche pensato ad una scena in cui una madre con la carrozzina veniva colpita dal raggio zeta e trasformata in una cassapanca rococò, la carrozzina si muove e comincia a cadere per una gradinata in un rallenty asfissiante, ma ho come l’impressione di averla già vista. Il disco Volante del dott. Quatermass sovrasta la ormai deserta cittadina di Cushing con un ombra cupa e maestosa che vista da qui ricorda una frittella. I dischi volanti devastano le case con raggi laser ed insulti, un bambino trova rifugio sotto una macchina ma la macchina parte e se ne va.
Il dott. Wells intanto lavora febbrilmente sui dati a disposizione sulle forme aliene, scoprendo che sono fortemente allergiche all’acqua minerale soprattutto se somministrata da un pastore ortodosso. Lo sceriffo quinlan ben nascosto dietro un semaforo in tilt, saluta Sua moglie Wilma prima di affrontare Quatermass a viso aperto. “devo andare amore, il presidente lo vuole, l’america lo vuole e sopratutto quell’ idiota di la dal monitor che ha perso il controllo del finale” “non andare ti prego, pensa a me e a tuo figlio…” “ma noi non abbiamo un figlio” “volevo dirtelo durante l’intervallo ma hai cominciato ad ingozzarti di pop corn e non ce l’ho fatta, aspettiamo un bambino amore” “E’ meraviglioso, lo chiameremo Oswald, Lee Oswald come il mio tiratore scelto in korea, farà il giocatore di baseball o magari sparerà ad un presidente chissà… ora vado a salvare la terra”. Poi voltandosi immerso nella luce di un tramonto fatto ad aerografo dice “Hai un astringente tesoro? O magari un Limone?…” mentre lascia il nascondiglio Quinlan si ricorda di aver fatto la vasectomia e pensa con tristezza che il figlio che forse non vedrà mai probabilmente somiglierà ad un altro, magari al Bibliotecario Salvatore Capistrano, questo spiegherebbe finalmente come conciliare i 9.628 libri della collezione Urania di Wilma con il suo analfabetismo e la misteriosa comparsa della parola “mizzeca” nel suo limitato frasario.
In uno straordinario finale ad effetto la colonna sonora di John Williams con l’utilizzo di un solo pettine con la carta velina, sottolinea il dramma imminente. Lo sceriffo Quinlan prende il coraggio ed esce allo scoperto con un megafono ed uno yo-yo in mano e dopo un drammatico primo piano sulle sopracciglia intima al Dott. Quatermass di arrendersi perché lo tiene sotto tiro con la pistola. Il portello del grande disco si apre tra raggi laser e sbuffi di vapore che ho relizzato con del semplicissimo ghiaccio secco, Quatermass esce vestito con un mantello rosso e degli zoccoli olandesi in un controluce che ricorda il kubrick di “Shining” o anche I fratelli Marx di “Helzapoppin “ (potete smetterla di scervellarvi in nessuno dei due film si fa uso del controluce, volevo solo vedere se stavate attenti). Quinlan spara ma quatermass prima lo trasforma in una protesi in lattice e poi lo carbonizza. Lentamente si avvicina al corpo esanime dello sceriffo, mentre un baffo si scolla dal viso e pronuncia la catartica battuta che gli valse l’oscar per i costumi “Idiota, era una pistola giocattolo, lo dico sempre io, mai risparmiare sugli effetti speciali….”

Fine

Ogni riferimento a fatti o persone è da ritenersi puramente casuale, chiunque si riconoscesse in questa storia è ora che telefoni a quel Dott. Freud incontrato alla cena per i diritti del tacchino, oppure la smetta con il Librium.

Gli animali usati in questo film sono tutti morti.

Gli attori presenti in questo film sono stati maltrattati ma nessuna associazione li difende.

Io sono vivo, ma continuo a fischiare dal naso durante la visione di “Gola profonda”

Gli effetti speciali sono fatti in casa con acqua farina e un Prozac.

All Rights Reserved Copyright © Roy Hobbs Production MCMXLVIII

lunedì, giugno 06, 2005

Il Ladro

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Sarò vento sui vostri volti
lascerò un segno tangibile del mio passaggio
come piccole rughe
Non soffierò graffi di sabbia
farò chinare passanti distratti
rubando loro i cappelli e il saluto

Sarò terra nelle vostre bocche
e lascerò sapore di pane
Sarò il lavoro sotto le unghie
e zolla da rivoltare
Sarò fango sotto le scarpe
impronta per ritornare,
voltarsi indietro vale sempre un ricordo

Sarò acqua nei polmoni
che respirarmi sarà dolore
Sarò rapide di fiume,schiuma, di desideri
pietra dolce sotto i vostri piedi
Bicchiere di sete prima della notte
Sarò un riflesso giovane
da scacciare via con un dito
Scivolerò risacca docile
e porterò via il vostro sentiero
Cadrò giù dall'alto rumorosa pioggia
darò un tempo strano,che fa dimenticare

Sarò fuoco che non brucia
il riflesso e la luce
Un sole tiepido per ricordarti vivo
Luna fresca per regalarvi ombre
Sarò il fuoco della memoria
lascerò un segno tangibile del mio passaggio
fuoco di stoppie brune
Lume a petrolio,spettro alla parete
tenui ferite da non rimarginare...