venerdì, agosto 05, 2005

La leggenda di Luca Calante

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Ringrazio Nocedifool per avermi dato l’opportunità di scrivere questo pezzo.


24 Aprile 1945. Il tenente con la croce uncinata sul berretto zuppo di pioggia nera aveva parlato chiaro “Dieci di voi per ognuno di noi” poi aveva sorriso dai lati della bocca che guardavano in basso, come i vigliacchi. Perché non c’è niente di peggio di un vigliacco che ha potere. Il prete lo aveva guardato in faccia e poi aveva chiesto “Lei crede in Dio?” “Certamente” rispose con la bocca che sapeva di morte. Il Prete si fece il segno della croce e poi gli sputò in faccia. Fu il primo a morire inginocchiato nel fango, senza pregare, perché non ce ne era il tempo, il tempo di un buco, un buco nella testa. La testa continuò a fissarlo negli occhi, la tirò via con un calcio e rise, con quella faccia da iena, con quella risata da iena. Poi raggiunse il suo branco e li annusò uno per uno, perché la paura si sente dall’odore. Li radunarono tutti nella piazza del paese, il campanile piegava a destra e la pietra veniva giù insieme all’acqua nera. Il tenente con la faccia da iena annusò l’aria e leccò via alcune gocce che cadevano dalla falda del berretto. “La sente la paura?” chiese al primo della fila che la paura l’aveva già ucciso e stava in piedi solo perché era stretto tra le spalle degli altri, nella cornea qualcuno giurò di aver visto un campo di grano e una fetta di pane e zucchero. “E’ questa puzza la paura, ed io non posso farne a meno…vivo per questo.” Qualcuno si teneva per mano, qualcuno piangeva, un uomo era perfino svenuto mischiando l’orina alla pioggia e sussurrando “Mamma” perché quando stai per morire chiami tua madre. L’avorio dei denti gialli tintinnava nelle risate sguaiate e nelle occhiate senza pietà di chi sa che non sarà giudicato, il potere consente anche questo, l’immunità di una coscienza morta. Cinquanta vite senza vita, solo respiro. I colpi arrivavano a poca distanza l’uno dall’altro, le bocche nel fango, sulle scarpe, le braccia dietro la schiena. Pochi minuti e il filo fu interrotto per sempre. Fine. “Chi piange ancora?” pensò la iena col berretto uncinato tirandosi via le zecche con i canini e tendendo le orecchie. Era un pianto dalla gola, vibrava nello stomaco fino all’inguine, fino a farti piegare le gambe. “Chi piange? Chi ha paura! Chi!?” sibilò con la lingua tra i denti. Dal cumulo di corpi, dalle orbite vuote, dalla dignità violata tra le gambe, arrivava un pianto. Un pianto come un grido. Spostati via di peso l’uno dall'altro e il pianto sempre più forte. La Iena col berretto uncinato lo vide uscire dal groviglio di viscere, era ancora li tra le gambe di Marta la puttana del paese, un bambino, ancora appeso al suo corpo. La vita e la morte attacate allo stesso cordone. Lo tirò su leggero come un respiro, sporco di sangue e di pioggia, lo fissò per un attimo e lo annusò. Il bambino smise di piangere. Lo annusò più e più volte, minuti lunghi come una canzone, per cercare quell’odore di cui aveva bisgno, che gli serviva per vivere, l’odore della paura.

Dicevano che nella notte s’era sparato nella testa, con la divisa indosso, il pelo lisciato, le medaglie dei morti e della vergogna appuntate vicino a quel cuore di iena. Il sangue sul muro sembrava una medusa o nebulose rosse. A liberarci sarebbero venuti poche settimane dopo, la ritirata aveva lasciato poche cose, quella macchia di sangue sul muro, armi in un magazzino, qualche rotolo di amlire e 50 croci di legno nel campo del notaio Graziani, che tanto era morto con loro, un silenzio che avrebbe accompagnato gli sguardi bassi per troppo tempo. Io sono stato cresciuto da mia sorella che s’era nascosta nella latrina e tra le vacche. Che mia madre era una puttana l’ho saputo a dieci anni, così come che la vita me l’ha data morendo. Che mio padre era chiunque l’ho capito un minuto dopo. Mi chiamo Luca e non ho paura.

28 Comments:

Anonymous Anonimo said...

mi restano brividi attaccati addosso...
appena la pelle smette di arricciarsi ti abbraccio :)
(ma lo sai hobbs che guarda caso sto leggendo Il profumo?...)

5:19 PM  
Anonymous Anonimo said...

Un saluto veloce... mi ci è voluto un pò per capire come poter commentare...io ignorate come una zucchina con l'inglese...
Kiss
Demona

3:40 AM  
Anonymous Anonimo said...

Alcuni post entrano dentro, trovano posto, fanno quello che devono e, in genere, mi tolgono le parole... Mi lasciano li a farsi leggere, così, semplicemente...

10:49 PM  
Blogger hobbs said...

@noce:...si, quello è un grande libro....
l'abbraccio è ricambiato tutto intero, guarda tu cosa va a saltar fuori da un errore di battitura...:)
bacio.

@demona:..grazie del saluto e del link (provvedo...) l'inglese?..(lasciamo stare...)

@tinapika: ...grazie..è capitato anche a me, questo è uno dei miei preferiti, come tutti quelli che nascono senza preavviso e non mi sembra nemmeno di averli scritti io...

9:37 AM  
Blogger hobbs said...

@recel:..grazie, davvero grazie, sai quanto ci tengo...

P.s.

...di bolina, come sai...:)

3:43 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Hobbs e buondì, come ho scritto anche alla Tina, ieri sera in ns amico mi ha dato buca :P
Pazienza, sarà per una prossima volta!
Baci...

10:52 AM  
Anonymous Anonimo said...

gran bel post. complimenti

11:53 AM  
Anonymous Anonimo said...

Bacino volante! Che fai?

9:50 PM  
Anonymous Anonimo said...

Dulcinea, Don Chischotte mi piacciono tanto, li metterei in quadro a casa. Bravo, Hobbs, bravo!

9:30 PM  
Blogger hobbs said...

@evdea:...grazie,spero nuvole bianche comunque..:) questo è stato un fuori programma, ma come sempre scrivo al momento e quello che sento...
a presto.

@calma:..mercì :).....

@alpan:..già fatto direi!!:))

@mn:...a presto allora:)....
è il primo post che mi leggono in "trasferta" baci bavaresi allora!:)

@vera:..grazie davvero, ci tengo molto. Don Quixote e Dulcinea ringraziano..:)))

un abbraccio a tutti quelli che sono passati e passeranno, sono in vacanza per un po, spero in qualche internet point... oppure a settembre:))....

10:37 AM  
Anonymous Anonimo said...

Ecco qua, un post leggero leggero adatto all'atmosfera da rientro dalle vacanza. :-D

Molto bello, comunque. Complimenti. ;-)

(Carissimo, ho aperto il Blog per giocare all'Otagioko. Che fai, partecipi?)

11:31 AM  
Anonymous Anonimo said...

cristo santo quanto è bello.

11:23 PM  
Anonymous Anonimo said...

"Perché non c’è niente di peggio di un vigliacco che ha potere"
La maggiorparte di chi ha il potere, il gran potere, è vigliacco....
Vera

5:45 PM  
Anonymous Anonimo said...

Hobbs, è bellissima.......

5:49 PM  
Anonymous Anonimo said...

sono qui!
al solito il colore del tavolo non si vede... e non sono certa che stasera prima di uscire lo vedò.
mi devo rimettere im-paro.
ma non sono certa che entro oggi ci riuscirò.

pensandoci meglio
... certo che ... la vità è fatta di incertezze.
Questo è poco (molto poco)
ma sicuro.

bacio! :)

1:20 PM  
Anonymous Anonimo said...

la pioggia che si mischia al sangue e questo che calpestato diventa fango.
terra amara dal sapore in bianco e nero. colpi di fucile come tuoni in una notte. senza preavviso senza timidezza senza la cosapevolezza di amare lo stesso dio.
le anime cadono accasciate come dei sacchi vuoti, i corpi cadono muti nel tonfo ma vivi di quella morte ormai giunta, fuori copione senza nessuna indecisione.
complimenti hobbs.
jameS

2:50 PM  
Anonymous Anonimo said...

Sei appena tornato e ora mi manchi... Ma che strano!!! ;)

2:37 PM  
Blogger gipsyqueen said...

Hobbs, questo racconto è bellissimo! Ho iniziato a leggere aspettandomi il tuo solito divertente umorismo e invece...mi hai completamente spiazzata!

a presto
gipsy (di ritorno)

7:21 PM  
Anonymous Anonimo said...

bentornati!
e questo racconto è una perla!
:)

... pane e zucchero
mhhhh!

11:07 AM  
Blogger hobbs said...

@recel:...si, meritate e già finite (purtroppo)...:)

@culodritto: ..visto? :) ho un anima sensibile anch'io....

@marika:..grazie, grazie, grazie...:) arrossisco come un san marzano...

@vera: ...eppure continuo a sperare in scelte consapevoli e forti di "valori"...MAGARI SOGNO..
ma il potere può essere altro (?)
grazie tanto del tuo commento cara :)...

@skritch:..come dire certe incertezze o incerte certezze :)...
grassssie amica mia...(pane e zucchero me lo faceva mia nonna in campagna, che ricordi...)

@tina:...ma come faremmo a vivere senza di noi:)..? ci mancheremmo troppo....

@evdea: arf! arf!..:)

@gipsyqueen:..felice di averti spiazzato così allora :).. bentornata amica mia...

12:23 PM  
Anonymous Anonimo said...

Buoni i fichi settembrini... viola e zuccherini, impiastricciano bocca e dita.

1:04 PM  
Blogger hobbs said...

@tinapika:...si regalano per questo, ci riportano a quel tempo in cui leccarsi le dita e sporcarsi la bocca erano le cose per cui vivere...essere felici (è possibile anche mangiando un fico...)

2:35 PM  
Anonymous Anonimo said...

... è possibile.

2:41 PM  
Blogger hobbs said...

@jame:..grazie, sopratutto per il commento così "ricco"....a presto.

4:04 PM  
Anonymous Anonimo said...

messaggio in codice.


ho un albero di fichi in giardino..........
e un altro è sul confine del mio vicino.............

9:19 AM  
Blogger hobbs said...

@mn:...pureioelosaimannaggiatte!!..:)

@skritch:...è un invito? :)...io porto la scala se serve!

10:33 AM  
Anonymous Anonimo said...

ho anche quella................

;))) mumble mumble

non manca nemmeno il pretesto. :D

1:06 PM  
Blogger hobbs said...

@skritch:..e allora non tergiversiamo, dove e quando!!:)....

2:11 PM  

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