lunedì, febbraio 24, 2014

[ronin]














Sfilandogli l'elmo sporco di sangue, capì, che erano stati l'uno per l'altra il "dubbio", la domanda alla quale, per avere risposta, sarebbe stato imprescindibile ed ineluttabile mettersi in discussione. Accettare l'altro avrebbe significato in ogni caso cedere terreno al nemico amato e armato, a quello che ci somiglia più di quanto saremmo mai stati disposti ad ammettere. Niente spaventa di più un guerriero dalla grazia antica che scoprire di essere, sotto l'armatura, tanto diverso dall'immagine che di se si è data in pasto al mondo, ai lupi, e all'inverno che spegne i fuochi dei villaggi che bruciano ancora.

mercoledì, febbraio 12, 2014

[l'altra /senza maiuscole]








quando le cose cambiano, te ne accorgi subito. a volte è niente, un cambio di tono, un passo falso nel ballo, unduettrè. la soglia di attenzione diventa buona per pulirsi le scarpe, e "buongiorno" non è più buongiorno, ma un saluto nel berretto, cose da passanti. lo sguardo da vetrina non cerca il tuo, ma il prezzo, la schiena si piega dalla parte sbagliata, verso la punta delle scarpe, come se in basso ci fossero le risposte, o le carte buone per l'ultima mano. quando le cose cambiano te ne accorgi subito, perché l'altro, immancabilmente dice che non è vero, ma con quella voce là. l'altra.

lunedì, febbraio 10, 2014

[foto 45/ buoni motivi]















Dalla finestra aperta al secondo piano li sentiva ancora ridere, voci amate e indistinte, distanti, distorte, stonate dal vino. In strada, inseguendo l'ombra lunghissima attaccata alle suole, si mise a cercare l'auto e un buon motivo per tornare indietro, e nel bel mezzo del tintinnio delle chiavi nelle tasche si accorse che la felicità di quelle vite, era diventato il vestito stretto del suo malessere. Aprì lo sportello, si allentò il nodo alla gola e ricominciò a respirare. Aveva trovato la macchina, nient'altro.