martedì, ottobre 28, 2014

[fermata prenotata]


















L'adolescenza è un posto del cazzo, passi il tempo a desiderare tutto quello che ancora non hai, ed è un tempo che non passa mai. Una tortura. Ma Insomma, alla fermata di Piazza Sempione sale la bambina vestita da donna. Oggi sono così, già consapevoli della femminilità, del potere che da, molto meno delle conseguenze [forse]. Il cazzabbubbolo che si trascina al guinzaglio ha i calzoni con mezzo culo di fuori e un naso da tucano che appare dal cappuccio.Le trotterella intorno, lei fa le boccucce in uno specchietto e lui fa il confidente, fa. Fa il miglioreamico (tuttoattaccato), fa. E la cosa bella è che probabilmente è anche in buona fede, io per esempio lo ero, giuro. E Vorrei dirglielo "Ascolta naso, non te la darà, mi dispiace... e non è per i calzoni o per il culo di fuori, né per i tutti gli ormoni nella tua voce orrenda, vedi, è che c'è quello di quinta. C'è sempre uno di quinta. E la darà a lui alla festa di capodanno dove ti ha chiesto di andare insieme, e allora naso, prega Dio di avere la febbre suina il trentuno di dicembre, o perderai la tua innocenza mordendoti i pugni fuori da uno stanzino, mentre intorno tutti ballano, naso." Ma non ce la faccio, e mi ricordo che davvero l'adolescenza è un posto del cazzo dove passi il tempo a desiderare tutto quello che ancora non hai, poi quelle cose un giorno arrivano, e quindi passi l'altra metà della vita a rimembrare quanto fosse bello desiderarle. E allora mi limito ad un laconico "scende alla prossima?".