mercoledì, dicembre 17, 2014

[piccole cronache senza vergogna / ventidue]























"Rubare mi piace, da un senso di onnipotenza. L'età, il sorriso, le speranze, la fede, l'amore, non sono cose che la gente perde, come spesso fa comodo credere. Me le prendo io, le rubo. È così facile sai, come sfilare dolci a un ragazzino". Vita, lo dice disegnandosi gli occhi con un trucco appena marcato, come per ogni gioco di prestigio ben riuscito. Poi, aggiustandosi un ricciolo: "...Ma per rubare l'innocenza non servono caramelle. Basta uno sguardo". E si volta.