mercoledì, ottobre 04, 2017

[ il feng shui dell'ammore ]

















Io mi innamoro prima del corpo. Come tutti d'altronde. L'anima arriva sempre un quarto d'ora dopo, trafelata, con le valige in mano, non chiede scusa e nemmeno permesso, si fa spazio tra le costole, svuota i cassetti dei ricordi spaiati, si affaccia dalla mia pancia e mi chiede se ho l'esposizione a sud, che per la sua cervicale sarebbe una mano santa. Poi sale su per la gola, mi spezza il respiro, mi ruba gli sguardi senza restituirne manco mezzo e dopo, non contenta, si piazza su in alto, in mezzo ai pensieri, tra le tempie e le nuvole ricce, subito dietro le ciglia per intenderci. Con una bussola in tasca quindi, al prossimo sguardo, potrete sempre voltarvi verso nord sapendo bene che la libertà è un posto umido con il muschio alla base degli alberi e un'alba indecisa che dura anche mesi, se vuole. Ma tutto questo ovviamente, solo nel caso in cui vi piacciano i lunghi risvegli, va da sé.